Il Caso del Mese

Un intrigante caso odontoiatrico e come interpretarlo

Condividi questo con gli altri:

OPT richiesta per Valutazione Odontoiatrica in Pz, maschio, circa 70 anni, con pregressa storia di trattamento. Valutazione generale e controllo specifico su morfologia ossea, zone edentule, per valutazione Implantologica futura. Paziente riferisce dolore nella parte inferiore Destra della mandibola.

108.000 mGycm2
14.30 s
75.00 kV
6.00 mA

Referto Radiologico

Lo spessore della corticale ossea apparare entro parametri fisiologici. I condili sono di normale radiomorfologia.

Si evidenzia un ritrovamento cistiforme nel quarto quadrante che include l’apice mesiale del 47. Tale ritrovamento cistiforme è di dimensioni 39,5 * 18,3 mm circa. Si consiglia co-valutazione clinica ed esame bioptico. Segni di parodontopatia a carico degli elementi presenti. Lesione periapicale radio trasparente a carico del 43.

Per saperne di più – Cisti dentarie

Che cosa sono?

Le cisti dentarie (cisti odontogene) sono delle cavità chiuse che si formano all’interno delle ossa della mandibola (più frequenti) e del mascellare (meno frequenti). Sono cavità ben circoscritte contenute da un epitelio di rivestimento, una membrana mucosa che racchiude appunto la cisti e che la separa dal restante tessuto osseo dentro il quale si è formata. All’interno della cavità è sempre presente materiale sieroso o mucoso, o persino, anche se raramente, gassoso.

Possiamo distinguere tre categorie principali di cisti:

  • Cisti radicolari: sono cisti che traggono origine dalle radici di denti che subiscono processi flogistici cronici.
  • Cisti follicolari: si sviluppano da alcune cellule epiteliali dei germi dentari in fase di sviluppo. Spesso includono un dente intero all’interno.
  • Cisti paradentarie: si sviluppano generalmente tra i premolari della mandibola.

Come distinguerle

È poi importante fare una distinzione tra cisti dentarie e

  • Pseudo-cisti: cavità di origine differente, caratterizzate dal non essere rivestite da epitelio. Di solito sono aspetti di proliferazioni tumorali intra-ossee.
  • Ascessi dentali: cavità ripiene di pus comunemente originate dalla necrosi della polpa dentaria per carie distruttiva o da tasche parodontali infette nelle parodontopatie (piorrea).
  • Granuloma radicolare: infezione cronica di limitate dimensioni, di solito a carico di una radice dentaria, sempre causata da necrosi della polpa del dente. Si presenta come una struttura solida, ben organizzata, di tessuto infiammatorio.

Come si formano

Le cause della formazione delle cisti non sono univoche:

  • Presenza di germi dentari inclusi o di veri e propri denti inclusi. La cisti è presente dalla nascita o è legata allo sviluppo.
  • Complicazione tardiva di interventi odontoiatrici come estrazioni o devitalizzazioni.
  • Complicazioni di granulomi dentali.
  • Traumi

Come ci si accorge di averle: esistono sintomi?

Solitamente le piccole cisti dentarie sono asintomatiche e se ne viene a conoscenza casualmente, durante indagini radiografiche dentarie eseguite per altri motivi.

Se di grandi dimensioni, invece, possono produrre fenomeni di tumefazione e rigonfiamento, dolorabilità d’intensità variabile, mobilità degli elementi dentari. In alcuni casi possono persino provocare la frattura della mascella.

Il corretto approccio diagnostico prevede:

  • Un esame bioptico per scongiurare la possibilità che si possa trattare di una pseudo-cisti tumorale.
  • L’esame tomografico 3D (CBCT) permette di definire le dimensioni, la forma e i rapporti con i denti vicini e con il nervo mandibolare (per le cisti mandibolari) e i seni mascellari e le cavità nasali in genere (per le cisti mascellari).

Intervento per curare la cisti dentale

Il trattamento terapeutico vero e proprio è comunemente chirurgico. Le dimensioni e i rapporti con i denti adiacenti determinano il grado d’invasività dell’intervento:

  • Apicectomia: quando la cisti è piccola e accollata alla radice di un dente si può procedere a un intervento minimamente invasivo che prevede appunto la rimozione della cisti e della porzione apicale della radice radicolare coinvolta.
  • Cistectomia: quando la cisti è di dimensioni maggiori, è necessario procedere a delicati interventi chirurgici che dovranno portare alla completa enucleazione della cisti. Spesso si è costretti a sacrificare dei denti posti sopra per l’impossibilità di raggiungere la cisti.

In seguito alla rimozione di una cisti odontogena è importante seguire controlli periodici per evitare e prevenire recidive.

Rielaborato dal Dr. Lucisano Francesco – DentQ Italy srl

 


Condividi questo con gli altri: