Dentista del Mese

Intervista in profondità con un dentista d’eccellenza

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Dott. Gustavo Bianchi

Dott. Gustavo Bianchi

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Intervista al Dott. Gustavo Bianchi

Il Dr. Gustavo Bianchi ha avuto una solida formazione come odontotecnico prima di completare gli studi e diventare dentista. Il suo approccio è generalista ma chirurgico, e trova le nuove tecniche di rigenerazione particolarmente affascinanti, rendendo sempre più essenziale un’accurata pianificazione chirurgica. Il Dr. Gustavo Bianchi crede fortemente nell’intelligenza artificiale applicata alla diagnostica in grado di fornire maggiore precisione e tranquillità nel rapporto con il paziente. Il suo consiglio ai giovani colleghi è di riconoscere che ogni professionista ha competenze specifiche e che il lavoro di squadra è la strategia migliore per trarne il massimo. Leggi l’intervista completa qui sotto.

Perché ha scelto questa professione? Quanti anni di esperienza ha nel campo?

Sono della vecchia guardia, sono laureato in medicina e chirurgia perché ai miei tempi non esisteva la facoltà di odontoiatria. All’inizio avevo una visione diversa del mio futuro in campo medico, ma una volta laureato e finito il tirocinio, quasi per caso ho deciso di intraprendere la carriera odontoiatrica.

Che servizi offre il suo studio? C’è qualcosa in cui vi specializzate? 

Io come odontoiatra lavoro da solo, ho due collaboratori però che mi assistono alla poltrona e in laboratorio odontotecnico. La conservativa è la mia routine quotidiana, ma dal punto di vista chirurgico sono specializzato in implantologia. Faccio anche ortodonzia, sia mobile che fissa; per quella fissa utilizzo la Disciplina di Alexander, mentre per quella mobile utilizzo Invisalign.

Secondo la sua esperienza, quali sono i casi più interessanti o complessi su cui le capita di lavorare?

L’implantologia mi piace moltissimo. Le prostetizzazioni sono sicuramente complesse però danno anche molta soddisfazione.

Ci sono delle tecnologie in campo odontoiatrico in cui lei crede particolarmente o che crede siano il futuro della sua professione?

Ho acquistato da poco un’apparecchiatura laser e mi sto informando per partecipare a un corso. Credo molto in questa tecnica, penso che le sue applicazioni aprano molte opportunità. Naturalmente ne esistono di diversi tipi, quello usato sui tessuti molli è il laser a diodo, mentre quello usato sui tessuti duri è il laser a erbio.

Ha per caso un consiglio che vorrebbe condividere con i suoi colleghi? Magari i più giovani che stanno iniziando ora questa professione?

La cosa più rilevante per i giovani professionisti è quella di non dimenticare l’aspetto umano della professione. Molti dei miei giovani colleghi hanno una formazione più tecnica rispetto alla mia e devono ricordare che l’odontoiatria include un aspetto umano che è fondamentale alla professione.

Lei come promuove la sua attività?

Abbiamo visibilità su Google e su Facebook, ma i social media non sono il mio forte quindi lascio la gestione in mano alla mia assistente. Il passaparola rimane sempre il fattore determinante.

Ci sono ostacoli che ha riscontrato nella crescita della sua attività?

Anni fa era tutto molto più semplice. Ora è più complicata la gestione del rapporto con i pazienti perché sono meno “leali” al loro medico e spesso arrivano informati da cose che hanno letto su Internet e diventa difficile scardinare queste convinzioni.

Quali sono i suoi interessi al di fuori del lavoro? Può raccontarci un po’ quello che fa nel suo tempo libero?

Io amo viaggiare e pratico attività sportiva, ma sono anche un handy man, mi piace costruire mobili e fare da me piccole ristrutturazioni in casa.

 


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