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Un’intervista professionale con opinion leaders chiave nel settore odontoiatric

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Dott. Vincenzo Impieri

Dott. Vincenzo Impieri

www.centrodiagnosticoimpieri.it

+39 0985 849331
[email protected]

Intervista al dottor Vincenzo Impieri

Laureato in Medicina e Chirurgia Università “La Sapienza” di Roma
Spec. Radiodiagnostica e Scienze delle Immagini, Università “La Sapienza” di Roma

Che cosa La “spinge” nella Sua professione?

Passione, passione e passione incondizionata per la mia professione. Amo fare questo mestiere e questa passione mi spinge a lavorare anche per 12 ore al giorno per poter soddisfare le esigenze dei miei pazienti. Passione che ho inculcato anche nei miei figli, entrambi laureati in medicina, uno dei quali sta seguendo le mie orme essendo iscritto al II° anno del corso di specializzazione in Radiologia.

Può condividere con noi un caso clinico che considera affascinante?

Un caso affascinante che ha attirato la mia attenzione negli ultimi anni è quello di un’anziana signora facoltosa del mio territorio che aveva bisogno di eseguire degli impianti nel mascellare superiore di destra. Avendone la possibilità economica, ha pensato bene di rivolgersi ad una nota clinica.  Ha fatto vari interventi e le hanno donato uno splendido sorriso.  Dopo alcuni mesi, è tornata da me per un costante dolore al viso ed alla guancia destra, che regrediva ad intermittenza dopo terapia con FANS.

Eseguo una OPT e con grande sorpresa della paziente, non tanto mia, mi ritrovo con un impianto dislocato COMPLETAMENTE nel seno mascellare omolaterale e con abbondante materiale infiammatorio endosinusale. Questo per dire che non sempre la scelta di andare in un centro rinomato, costoso, è indice di certezza e sicurezza nella riuscita dell’intervento se a queste “caratteristiche” non si affianca professionalità ed ausilio di esami diagnostici di qualità.

Può consigliare un articolo che i professionisti del settore dentale dovrebbero leggere?

  • National guidelines for dental diagnostic imaging in the developmental age
  • Maria Cristina Firetto, Antonella Abbinante, Laura Strohmenger
  • La radiologia medica vol. 124, pg. 887–916 (2019)
  • Link all’articolo

Secondo me da tener sempre presente per tutti quelli che fanno uso (“abuso”) delle tecniche radiologiche nel proprio studio…

Quale messaggio o consiglio darebbe agli odontoiatri?

Il messaggio che mi sento di dare è quello di avere una stretta collaborazione con il Radiologo. Naturalmente, la collaborazione deve essere reciproca e ci deve essere piena competenza e professionalità da entrambe le parti. Completa apertura da parte dei radiologi verso questa branca ultra specialistica tante volte trascurata. Non più OPT non refertate e lasciate alla libera interpretazione del collega odontoiatra.

Quali canali utilizza per tenersi aggiornato?

Come punto di riferimento ho la nostra rivista societaria (La Radiologia Medica). Qualora debba approfondire determinati argomenti utilizzo anche altre riviste internazionali. Naturalmente partecipò ai congressi Nazionali ed Internazionali di Radiologia.

Come vede il futuro della sua professione?

Il futuro della mia professione è affascinante ma non privo di incognite. Ad esempio, c’è una tendenza continua ad invadere il campo altrui, appropriandosi della nostra disciplina, sia con l’espediente di corsi per il personale tecnico, sia attraverso l’interconnessione di altre categorie Medico-Specialistiche che hanno visto nella Radiologia la possibilità di sbocchi professionali fino al momento impensabili.

Naturalmente però, sarà compito di noi radiologi, non farsi trovare impreparati.  La Radiologia, nonostante sia una disciplina giovane (ha poco più di 100 anni dalla scoperta dei raggi X) sta evolvendo in modo straordinario e notevoli sono gli scenari che si stanno aprendo dinanzi a noi. Si pensi soltanto alla Radiomica, all’Intelligenza Artificiale, alla Spettroscopia per elencarne solo alcune.

Quali tecnologie o sviluppi plasmeranno maggiormente il futuro dell’imaging dentale?

Le già citate Radiomica, IA e Spettroscopia sono e saranno, strumenti sempre più di ausilio quotidiano.

Trattati con la dovuta cautela, e nel modo giusto, ci consentiranno di fare diagnosi sempre più precise.

Il tutto però, sotto l’attenta supervisione di un Medico specialista, preparato e in grado di saper leggere lo strumento correttamente nello scopo esclusivo della salute del paziente.

Come vede il futuro della radiologia dentale?

La Radiologia Dentale è un campo affascinante della Radiologia Medica e se fatta con passione e dedizione, con specifica preparazione e continua collaborazione con il collega Odontoiatra può dare notevoli sbocchi professionali. Come dicevo è stata un po’ tralasciata negli anni passati ma attualmente è stata riscoperta ed anche le industrie ci stanno aiutando in tal senso. Con l’avvento della Dentalscan prima e della Cone Beam dopo si stanno ottenendo risultati impensabili fino a qualche anno fa nel campo dell’implantologia, riuscendo a simulare l’intervento già in fase di colloquio preliminare con il paziente, rendendolo consapevole dell’atto chirurgico a cui dovrà sottoporsi.


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