Enrico Cammarella
Lead Radiographer a Torino
Lavora con DentQ da Ottobre 2021
Ciao Enrico! Ci piacerebbe conoscerti un po’ meglio. Raccontaci un aneddoto interessante o divertente su di te.
Ho iniziato a lavorare con DentQ in Ottobre, dopo aver prestato servizio per la compagnia anche in Inghilterra, nei presidi di Birmingham-Nottingham. Non avrei mai pensato di trasferirmi e rientrare in Italia se non per un progetto intrigante e ambizioso come quello di portare DentQ, il più grande network di centri di radiologia odontoiatrica, nel mio Bel Paese. Oggi mi trovo a svolgere il doppio ruolo di coordinatore tecnico e operatore con molto entusiasmo e assieme a un team con cui mi sembra di lavorare da anni.
Ci hai appena raccontato che hai vissuto all’estero. Quante lingue parli?
Parlo Italiano, Inglese e un pochino di Francese. Ho vissuto per cinque anni in Inghilterra, principalmente a Birmingham. È una città con cui ho avuto per lungo tempo un rapporto di amore e odio. Grazie a questa esperienza, però, sono maturato molto e ho acquisito molta più sicurezza, cominciando il mio percorso nell’ ambito della Radiologia Odontoiatrica presso il Birmingham Dental Hospital, un posto che porterò sempre nel cuore, fatto di persone speciali.
Qual è la cosa che ami di più del tuo lavoro?
Del mio lavoro amo tante cose. Senza dubbio amo il connubio tra medicina e tecnologia, due mie grandi passioni. Poter studiare soluzioni per ottimizzare processi diagnostici migliorando la qualità dell’intero processo è una missione. Un tecnico non è solo l’esecutore delle procedure studiate e rielaborate come da protocollo, è soprattutto una professionista in grado di minimizzare i rischi e le esposizioni mantenendo alti standard di qualità di immagine.
Dicci qualcosa in più sul tuo interesse per la tecnologia odontoiatrica. C’è qualcosa di questo mondo per cui hai un interesse particolare?
Nella mia esperienza ho imparato diverse tecniche, quasi tutte. Reputo questo mondo affascinante e molto più variegato di quanto sembri. OPT, CB, Intra-orale, sono tutte metodiche che ho insegnato agli studenti universitari dei corsi di Odontoiatria, Radiologia e Igienisti Dentali. Ho sviluppato un interesse particolare per le tecniche endorali imparate nel Regno Unito, che ho preferito sia dal punto di vista esecutivo, sia della difficoltà.
Con queste premesse, tecniche avanzate come scanner 3D e prodotti che generano delle immagini virtuali restano di indubbio interesse. Se poi si considera che queste tecniche possono essere combinate attraverso processi di “Meshmixer” il risultato è qualcosa di mai visto prima.
Come mantieni il tuo equilibro tra lavoro e vita privata? Cosa ti piace fare nel tuo tempo libero?
La verità? Per il momento il lavoro occupa la parte prevalente del mio tempo. Sicuramente adoro passare del tempo a casa o uscire per fare lunghe passeggiate in città, o magari visitare mostre d’arte e viaggiare, ma sto dando la priorità assoluta a questo progetto in cui credo moltissimo. Tra l’altro sono appena tornato in Italia (in piena pandemia), ma non nella mia città di origine e questo ha sicuramente condizionato il mio focus sul lavoro.
Data la tua esperienza nel campo, c’è per caso un consiglio che vorresti condividere con i dentisti che lavorano con noi?
DentQ offre al professionista affiliato un’assistenza a 360 gradi, un servizio completo. Riusciamo a fare questo grazie al nostro costante sforzo comunicativo. Su questa premessa, il mio consiglio è quello di comunicare con i propri partner quante più informazioni possibili. Qualsiasi commento o feedback può aiutare la controparte a svolgere il proprio lavoro nel migliore dei modi e ottimizzare ogni singolo step del processo collaborativo.
Quale pensi sia la direzione dello sviluppo del settore della radiologia odontoiatrica nei prossimi anni? C’è qualche trend in particolare che pensi stia diventando sempre più rilevante?
La direzione sembra piuttosto tracciata. Oggi abbiamo in mano strumenti in grado di produrre, attraverso algoritmi, vere e proprie rappresentazioni virtuali delle strutture anatomiche e dei dettagli morfologici del singolo essere umano.
Nel futuro avremo sempre più la possibilità di combinare le diverse tecnologie di acquisizione per ottenere modelli sempre più fedeli alla realtà. Anche in ambito odontotecnico, ad esempio, l’educazione ha preso la direzione della “terza dimensione”. Modelli stampati in 3D stanno man mano sostituendo le tecniche invasive del passato. Anche l’intelligenza artificiale si sta affinando in tal senso. Nuovi software possono immagazzinare una serie infinita di dati formando una vera e propria biblioteca di anatomia e patologia in grado di generare una risposta automatizzata in base alle esperienze di lettura. Questi software diventeranno probabilmente determinanti nel processo diagnostico.
DentQ ha dimostrato di essere all’avanguardia, ed è stata una delle prime a credere nello sviluppo tecnologico in ambito odontoiatrico. Per questo ha avviato, tra le altre cose, una collaborazione con Diagnocat, che a sua volta sta integrando strumenti diagnostici sempre più all’avanguardia. Mi auguro che questa resti la direzione della nostra azienda, rimanere sempre al passo con le nuove tecnologie se non addirittura un passo avanti.
Grazie mille Enrico. È un piacere poterti presentare ai nostri partner e pazienti!
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Thanks for your blog, nice to read. Do not stop.